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Operazione per l’ipermetropia: il progresso al servizio della vista

Tra i difetti visivi più comuni, soprattutto dopo il calo dell’accomodazione che avviene verso i 40 anni, l’ipermetropia è un’ametropia che rende la vista offuscata a causa di un difetto dell’occhio che fa sì che le immagini degli oggetti distanti si creino in una zona retrostante la retina anziché su di essa; questo problema costringe la retina ad accorciare il fuoco, sfocando l’immagine irrimediabilmente.

L’ipermetropia può essere risolta con interventi di chirurgia refrattiva che riportano la visione alla normalità in pochi minuti e in modo indolore.

Che cos’é l’ipermetropia

L’ipermetropia, detta anche iperopia, è un difetto refrattivo che non permette una visione nitida e limpida degli oggetti vicini. L’occhio ipermetrope spesso associa una visione sfocata sia da vicino che da lontano e il suo disturbo può essere erroneamente confuso con altri difetti, quali la presbiopia o l’astigmatismo

La misurazione dell’ipermetropia

L’ipermetropia si esprime in diottrie e viene classificata come:

  • Debole (da +1 a +2 diottrie)
  • Media (da +2 a +4 diottrie)
  • Forte (oltre +4 diottrie)

Ipermetropia: quali sono le cause?

L’ipermetropia è un disturbo refrattivo che dipende da fattori genetici (come accade per la miopia) ed è causato da un difetto nella conformazione stessa dell’occhio: il bulbo oculare di un ipermetrope presenta dimensioni più corte rispetto a quello di una persona normale, e questo provoca un’anomalia nella ricezione delle immagini, che vengono messe a fuoco oltre la retina.

Ipermetropia ed età

L’ipermetropia è un disturbo visivo le cui cause, come abbiamo detto, sono da cercare in fattori generici ed ereditarietà. Dunque non si tratta di un difetto legato all’età; tuttavia, essa è normalmente ben tollerata nei giovani perché riescono a compensare il difetto visivo “accomodando”, ovvero flettendo il cristallino in modo da favorire la corretta formazione dell’immagine dell’oggetto sulla cornea, mentre il problema si acuisce dopo i 40 anni, quando il sistema oculare invecchia e l’accomodazione non riesce più a correggere il difetto da sé. Quindi possiamo dire, in senso lato, che le cause dell’ipermetropia sono legate anche all’età.

Ipermetropia nel bambino

L’ipermetropia ha una caratteristica molto particolare rispetto agli altri disturbi della vista: non molti sanno che quasi tutti nasciamo ipermetropi. Si tratta di un’ipermetropia fisiologica, dovuta alle ridotte dimensioni del bulbo oculare dei bambini.

Una delle domande più frequenti che vengono poste riguardo al bambino ipermetrope è se si debba intervenire in qualche modo sul problema. La risposta è, nella stragrande maggioranze dei casi, no: l’occhio umano, soprattutto quando in una fase delicata come la crescita, ha enormi capacità di auto-correzione naturale e un’accomodazione che la compensa in toto.

Questa leggera forma di ipermetropia fisiologica in genere si risolve da sé entro i 6-7 anni del bambino, e non deve essere corretta con lenti, altrimenti si rischia di inficiare il normale processo auto-correttivo.

Se ci si rende conto che il proprio bambino potrebbe essere ipermetrope o, come a volte accade, ipermetrope e astigmatico, si consiglia di rivolgersi innanzi tutto a uno specialista per una diagnosi certa verso i 3 anni; in seguito, per essere sicuri che il processo di auto-correzione stia facendo il suo corso nella maniera naturale, si consiglia di ripetere le visite ogni 2 anni circa. Sarà l’oculista che in caso di necessità indirizzerà verso le lenti adatte e le tempistiche di applicazione delle stesse.

Ipermetropia dopo i 40 anni

L’occhio umano è una macchina più complessa di quel che potremmo pensare, e mette in atto meccanismi potenti per far sì che il cervello abbia accesso alla miglior visione possibile. Uno di questi si chiama “accomodazione” e viene messo in pratica automaticamente dal nostro corpo per migliorare la vista quando vi sono disturbi visivi di lieve e media entità. L’accomodazione è il meccanismo oculare che fa sì che un ipermetrope veda chiaramente nonostante il proprio difetto visivo. Essa entra in gioco (e copre totalmente il difetto) nell’ipermetropia lieve, quindi entro le +2 diottrie; quando il disturbo è medio, tra le +2 e le +5 diottrie, l’accomodazione fa fatica a rendere la vista nitida sempre e comunque. Oltre le +5 diottrie il processo non riesce a compensare il disturbo ottico ed esso è più che chiaramente in atto.

L’accomodazione, nei casi lievi e medi, smette comunque di funzionare dai 40 anni in poi: dopo quest’età, infatti, l’occhio invecchia e insorge anche il problema di presbiopia. Sarà a questo punto che si dovranno fare necessariamente i conti con il disturbo e prendere i provvedimenti del caso.

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I sintomi dell’ipermetropia

Il primo sintomo dell’ipermetropia è la difficoltà nel vedere nitidamente gli oggetti vicini. Segue il mal di testa durante lettura e scrittura, o dopo aver svolto un’attività che richiede concentrazione su un oggetto vicino. È possibile provare una sensazione di affaticamento. In alcuni casi, possono essere presenti anche dolore agli occhi, lacrimazione e bruciore. È frequente sentire il bisogno di allontanare un oggetto per poterne vedere meglio i dettagli (ad esempio quando si legge), ma non è raro che anche la vista da lontano risulti fuori fuoco.

L’ipermetropia può essere accompagnata da presbiopia e ambliopia (il classico “occhio pigro”), nonché da astigmatismo: la correzione consigliata è l’utilizzo degli occhiali da vista (o lenti a contatto) e, per dire addio una volta per tutte al difetto, la chirurgia con il laser a eccimeri.

Mal di testa e ipermetropia

La cosiddetta cefalea oftalmica è in genere connessa con i più comuni difetti visivi, cioè miopia, astigmatismo e ipermetropia, ma ha una forte connessione con quest’ultima: il continuo sforzo dell’accomodazione, che coinvolge e sollecita senza sosta il muscolo ciliare, si tramuta molto di frequente in mal di testa.

Curare l’ipermetropia: tecniche e tecnologie

L’ipermetropia può essere corretta con diverse modalità da concordare sempre con uno specialista.

Sino ai 6 anni di età, il bambino può soffrire di ipermetropia fisiologica; in tal caso sarà l’oculista che consiglierà di attendere che l’occhio si auto-corregga o di intervenire invece con delle lenti apposite.

Sotto i 40 anni il difetto, soprattutto nei casi in cui sia lieve o medio (+1-+5 diottrie), potrebbe non essere percepito; tuttavia, come abbiamo visto, si soffrirà di affaticamento agli occhi e di mal di testa. Sia in questo caso, che quando si è affetti da ipermetropia acuta o si è sopra i 40 anni, la correzione dei sintomi dell’occhio ipermetrope potrà essere affidata a speciali lenti studiate ad hoc dallo specialista a seconda dell’entità del proprio disturbo. Per mettere fine una volta per tutte al problema di vista si può optare invece per la via della correzione con chirurgia refrattiva: le cliniche specializzate, come per esempio la nostra, possono operare l’ipermetropia in modo veloce e poco invasivo grazie alla tecnica del Laser Femtosecondo 100%.

Quando si decide di seguire la strada chirurgica, le tecniche utilizzate sono diverse, ma tutte all’avanguardia e che prevedono l’utilizzo di laser con precisione superiore. Tra queste, l’intervento per l’ipermetropia si avvale di PRK, Lasik e l’innovativo Femtolasik: i laser preparano la cornea all’inserimento di lenti artificiali grazie al micro-taglio superficiale di un lembo circolare chiamato flap, che permette poi la correzione del difetto tramite inserimento di lente artificiale.

Perché sottoporsi all’intervento di correzione dell’ipermetropia?

Come per tutte le altre ametropie, il metodo di correzione dell’ipermetropia più immediato è quello degli occhiali da vista: in seguito a una visita oculistica approfondita che metta in luce il problema e la sua gravità, il medico oculista sarà in grado di prescrivere occhiali con lenti graduate che aiuteranno il paziente a vedere meglio. A questo si aggiungono le relative lenti a contatto.

Tuttavia, l’ipermetropia è un difetto che peggiora nel tempo e che provoca tutta una serie di sintomi fastidiosi anche in giovane età: infatti sino ai 40 anni viene corretta naturalmente dall’accomodazione, provocando però mal di testa a causa del continuo sforzo, mentre successivamente la vista si deteriora notevolmente. Questo ha come causa un continuo cambio di lenti graduate, oltre all’obbligo di occhiali da vista.

L’intervento laser di correzione dell’ipermetropia è una soluzione rapida, indolore e conveniente per liberarsi una volta per tutte sia del difetto visivo, sia dei fastidiosi occhiali, e tornare a vedere perfettamente.

L’operazione laser per l’ipermetropia: una scelta per tutti?

Nonostante si tratti di un’operazione chirurgica all’avanguardia, con rischi limitati e convalescenza molto veloce, esistono casi nei quali l’intervento è sconsigliato. Essi sono molto rari e legati alla buona riuscita dell’operazione: per questo è sempre bene rivolgersi a un medico di fiducia, che sottoponga i pazienti a tutti i test del caso per assicurarsi che siano operabili senza alcun rischio. Nel Centro Vision Future la prassi prevede una visita di controllo precedente la decisione di operare durante la quale lo specialista effettua tutti i test e si accerta che il paziente sia idoneo: senza il via libera dei risultati non operiamo; in questo modo mettiamo sempre in prima linea la sicurezza dei nostri pazienti.

L’intervento di correzione dell’ipermetropia viene effettuato solo dopo i 18/20 anni di età e con un difetto visivo che sia stabile da circa 2 anni: se l’ametropia non è stabile, infatti, il rischio è quello di dover ripetere l’intervento laser successivamente, quando essa raggiunge un nuovo stadio.

L’intervento è sconsigliato in gravidanza e durante l’allattamento a causa di uno sbilanciamento dello stato ormonale che avviene nelle donne durante questi periodi che potrebbe inficiare la corretta cicatrizzazione post-operatoria; si consiglia in genere di aspettare almeno tre mesi successivamente al parto prima di sottoporsi al laser.

Infine, è bene fare attenzione alla presenza di assottigliamenti della cornea, dato che sarà su essa che il medico andrà a operare, e di casi di secchezza oculare, che possono compromettere la riuscita dell’operazione per l’ipermetropia.

E in caso di ipermetropia elevata, si può operare?

L’operazione per l’ipermetropia può correggere anche i casi di ipermetropia elevata, ma non oltre le 5-6 diottrie: in questa evenienza, infatti, l’operazione può rivelarsi inefficace. Sarà tuttavia cura del vostro medico valutare la fattibilità dell’intervento in base alla vostra personale situazione.

Come si svolge l’operazione di correzione dell’ipermetropia

Loperazione laser per la correzione dei sintomi dell’ipermetropia proposta da Vision Future consiste nel bombare la cornea per aumentarne la curvatura, correggendo in tal modo il difetto del bulbo così che le immagini si formino correttamente sulla retina. Questo risultato viene raggiunto grazie alla tecnica del Femtosecondo 100%, che permette di trattare le ipermetropie da +1 a +6 diottrie.

Vision Future è inoltre in grado di correggere definitivamente anche casi di ipermetropia molto forte attraverso l’impianto di lenti intraoculari, che svolgono lo stesso compito degli occhiali o delle lenti a contatto, ma operano dall’interno del bulbo.

L’intervento laser per l’ipermetropia passo dopo passo

Quanto costa l’operazione per l’ipermetropia?

Abbiamo riportato sulla nostra pagina “Tariffe” tutti i costi per operazione: i nostri prezzi vantaggiosi sono stati studiati ad hoc sulla nostra clientela, che può avvalersi di tariffe agevolate in caso di difetti combinati, situazione molto comune in caso di ipermetropia. Un esempio su tutti? L’operazione per ipermetropia e astigmatismo, difetti della vista spesso coesistenti.

Rischi e controindicazioni dell’intervento di correzione dell’ipermetropia?

Data la breve durata degli interventi di chirurgia refrattiva, molti non li considerano seriamente come operazioni chirurgiche: questo è decisamente sbagliato, perché sottovalutare un intervento porta con sé meno attenzione dedicata alla cura successiva e quindi una maggiore incidenza dei possibili rischi.

Generalmente l’operazione laser di correzione dell’ipermetropia, così come tutte quelle legate ai difetti oculari che si svolgono nella struttura di Vision Future, ha una bassissima incidenza di complicanze post-operatorie; tuttavia, essendo pur sempre un’operazione chirurgica, esiste la possibilità ne insorgano.

I principali problemi legati sono l’irritazione oculare, che a volte può seguire l’intervento, con rossore e lacrimazione. Inoltre, in rari casi tra le complicanze post-operatorie può esservi anche il parziale ritorno del problema, che quindi continua in parte a sussistere e dovrà essere corretto con un nuovo intervento o lenti apposite.

Infine, se nel periodo seguente l’operazione il paziente ha posto poca attenzione al suo stato, è possibile l’insorgere di infezioni.

Convalescenza delll’intervento laser di correzione dell’ipermetropia

tempo di recupero in seguito a un intervento di correzione dell’ipermetropia dipende da diversi fattori, quali la tecnologia con cui si è operati e la risposta personale del paziente alla chirurgia, ma è generalmente molto breve – a meno di complicazioni post-operatorie.

Il consiglio del nostro chirurgo va da un giorno di convalescenza per le operazioni con tecnologie Lasik e Femtolasik a un intervallo dai 3 ai 5 giorni per quelle effettuare con PRK.

Per tornare a guidare senza problemi le tempistiche sono diverse e dipendono dal paziente: sarà possibile rimettersi al volante solo nel momento in cui si sia riacquistata una vista chiara e sufficiente per non essere un pericolo per sé stessi e per gli altri guidatori, ma in genere questo accade nel giro di pochi giorni. Sicuramente è consigliato di essere accompagnati a casa da un altro guidatore dopo l’operazione, poiché la vista risulterà offuscata nelle ore immediatamente successive.

Si consiglia di attendere almeno un mese di tempo prima dell’immersione in piscina o in acqua salata.

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Fiammetta Coratella
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