Studiare, leggere, imparare: la visione è una delle chiavi di tutte le attività intellettuali, per questo è bene prendersi sempre cura dei propri occhi con visite oculistiche periodiche ed esercizi per rilassare la vista. Non molti sanno tuttavia, che i sistemi di comunicazione e apprendimento sono suddivisi in tre categorie: visivo, auditivo e cinestesico. Vediamo più nel dettaglio l'argomento.
La suddivisione in visivo, auditivo e cinestesico è parte della Teoria dei Sistemi Rappresentazionali, una nozione largamente usata in PNL (programmazione neuro-linguistica) che si basa sul concetto che le persone abbiano una diversa comunicazione a seconda del senso che utilizzano maggiormente per interpretare la realtà. Questo investe sia la comunicazione verbale, sia quella non verbale e anche l'apprendimento.
Secondo la Teoria dei Sistemi Rappresentazionali, l'umanità è divisa in tre grandi gruppi relativi alla comunicazione:
Il gruppo visivo è quello con maggiore incidenza, segue quello cinestesico e infine il gruppo meno folto, quello auditivo.
Come sarà facile dedurre dal nome, il gruppo umano collocato sotto la categoria "visivo" è quello che basa comunicazione, memoria e apprendimento sul senso della vista. Per il soggetto visivo, immagini e colori sono alla base di ogni esperienza, attiva o passiva che sia. Questo si rispecchia sia nei metodi di comunicazione, che verteranno su una parlantina veloce e per immagini accompagnata da forte gestualità, sia nell'apprendimento, che sarà facilitato da input visivi, tra cui disegni, grafiche, immagini, filmati. Si tratta del gruppo più esteso, comprendente circa il 55% della popolazione.
Anche in questo caso il nome viene in nostro soccorso: il tipo auditivo baserà la sua comprensione del mondo sul senso dell'udito. La sua comunicazione sarà scandita, lenta e sia memoria, sia apprendimento saranno facilitati dalla presenza di suoni, musiche, rumore, parole, ritmi. Spesso il suo linguaggio è legato a parole che hanno a che fare con il suono: "non mi suona bene", "è musica per le mie orecchie", "te lo dico chiaro e forte". Il gruppo auditivo è quello che vanta meno persone al suo interno, coprendo circa il 20% della popolazione mondiale.
La prima cosa che molti chiedono è: cosa vuol dire cinestesico? Cinestesico, o cinestetico, è un termine che si riferisce nel suo significato più classico alla cinestesia, che in medicina è la "sensazione dei movimenti del proprio corpo e capacità di controllarli" (Dizionario Garzanti). Nella Teoria dei Sistemi Rappresentazionali, il termine sta a indicare uno dei tre grandi gruppi nei quali l'umanità è suddivisa, quello che basa la propria comprensione del mondo sulle sensazioni derivate da tatto, olfatto e gusto. Il cinestesico è facile da distinguere perché utilizza un linguaggio ricco di termini legati alle sensazioni ed è tendenzialmente emotivo e riflessivo, intento com'è ad analizzare il mondo attraverso le sue sensazioni.
Comprendere quale sia il proprio gruppo non è affatto semplice: qui abbiamo riportato le caratteristiche generali per una valutazione molto larga, ma trattandosi di esperienze personali e concetti astratti e intimi, nella maggioranza dei casi il risultato sarà composto da sfumature. È molto raro incontrare persone che appartengano al 100% a una sola categoria, e questo rende la definizione del proprio tipo complessa. Per aiutarci esistono test che tramite semplici domande analizzano le nostre abitudini e ci restituiscono risultati interessanti: basterà effettuare una rapida ricerca sul browser per trovarne subito uno che fa al caso nostro.
E voi che tipo siete? Cinestetico, auditivo o visivo? Specialmente in quest'ultimo caso non dimenticate di prendervi cura della vostra vista, prenotando una visita e - perché no? - valutando la chirurgia refrattiva come metodo per tornare a vedere al 100%!
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