Disturbi del sonno legati alla vista? È possibile

Potrebbe non essere così ovvio immaginarlo, ma il sonno ha una grandissima influenza sul funzionamento dell'apparato visivo, così come ce l'ha su tutti gli altri organi. Allo stesso tempo, però, è vero anche che vedere bene favorisce un buon sonno e che alcune patologie oculari possono causare disturbi del sonno, in particolare insonnia e disturbi del ritmo circadiano. Approfondiamo, quindi, i disturbi del sonno legati alla vista e capiamo come poterli risolvere.

L'influenza del sonno sulla salute, anche degli occhi

Molti studi scientifici hanno ormai dimostrato come i disturbi del sonno, in particolare insonnia e Sindrome delle Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS), possano essere alla base di numerose patologie dell’occhio. Ma come è possibile?

L'occhio mantiene il ritmo sogno-veglia

Nella retina sono presenti le cellule ganglionari, contenenti melanopsina. Questa proteina, sensibile alla luminosità ambientale, è in grado di trasmettere informazioni in merito alla luminosità circostante al nostro orologio biologico, ovvero il nucleo soprachiasmatico. Questo, in base alla presenza di luce o buio nell’ambiente, regola la produzione di melatonina, l’ormone che informa il nostro corpo quando è tempo di dormire.

Un buon funzionamento dell’apparato visivo è quindi fondamentale per mantenere il nostro orologio biologico in sintonia con quello dell'ambiente. La luce è il principale sincronizzatore del nostro orologio biologico, e molte patologie dell’occhio ne compromettono la trasmissione risultando in disordini del ritmo circadiano e quindi del sonno stesso.

I rischi legati ai disturbi del sonno

La privazione di sonno - frequente soprattutto quando si soffre di disturbi del sonno - se protratta è estremamente nociva per la salute fisica e mentale. È importante considerare che anche dormire troppe poche ore per notte, se fatto come abitudine, rientra in questa categoria. Le conseguenze immediate della privazione del sonno possono essere gonfiore e pallore del viso, tremori, alterazioni della vista e dell’olfatto. A questi sintomi si aggiunge tendenza all’ansia ed alla depressione, facile irritabilità, difficoltà a concentrarsi , arrivando ad alterare quelle che sono le capacità decisionali e conducendo a una generica perdita di interesse per la realtà circostante. Se la deprivazione si protrae per un tempo prolungato potrebbe essere la causa di ipertensione, obesità, diabete, ictus ed infarto.

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