Bisogna farsene una ragione: non si può essere giovani per sempre. L'avanzare dell'età è un processo naturale, e porta con sé tutto un ventaglio di problemi fisici inevitabili, tra cui anche quelli legati al sistema oculare e al calo della vista, connessi all'invecchiamento della retina e dell'occhio in generale.
La retina, come abbiamo già detto in passato, è una delle zone più importanti del bulbo oculare: anatomicamente posta sotto la coroide, al centro dell'occhio, questa sottile membrana è il luogo nel quale si svolge il processo fondamentale che ci dona la vista. Qui, infatti, le cellule recettoriali, conosciute anche come coni e bastoncelli, tramutano l'energia luminosa in impulsi elettrici inviati al nervo ottico e poi da questo al cervello, che li interpreterà sotto forma di immagini/informazioni.
Dopo questo breve preambolo, sarà chiaro come l'invecchiamento della retina sia un processo non scevro da problemi per l'integrità della visione: il decadimento di una parte così fondamentale, sede del meccanismo unico che rende possibile la visione, porta con sé ovvi disturbi.
Esiste un ampio spettro di patologie e disturbi legati all'usura della retina e al suo naturale decadimento, ma ce ne sono alcuni direttamente connessi con essa, tutti ugualmente pericolosi e causa nel peggiore dei casi di cecità. Si tratta di patologie in genere poco o per niente diffuse prima della mezza età, ma che dopo i 50/60 anni crescono di incidenza sino a divenire molto comuni verso i 70/75 anni, e che in alcuni casi sono le cause dirette della maggior parte dei casi di cecità e ipovisione nel mondo. Non è infatti raro che l'avanzare dell'età, quello stesso passare del tempo che sfianca l'accomodazione dopo i 40 anni provocando un'impennata delle ametropie, porti successivamente a problemi in particolare alla macula, che è la zona della retina che permette la visione centrale, e di conseguenza gravi affezioni al campo visivo.
Le patologie legate all'invecchiamento della retina più comuni sono le seguenti:
Ne abbiamo ampiamente parlato in un precedente articolo: la degenerazione maculare senile è un disturbo legato all'avanzare dell'età e al naturale invecchiamento dell'occhio che colpisce la macula, e quindi la visione centrale dell'individuo. Questa patologia affligge circa il 20% della popolazione mondiale, soprattutto quella femminile, ed è una delle cause più comuni di cecità in tutto il mondo occidentale. Non solo: è molto alta anche l'incidenza della malattia per entrambi gli occhi; chi viene colpito a un occhio ha infatti alte possibilità di vedere la patologia estendersi anche all'altro.
Nello specifico, la degenerazione maculare è causata da un minore flusso di sangue e nutrienti verso la retina - in particolare la macula - e quindi una atrofizzazione delle relative cellule; questo porta a perdere pian piano la vista nella zona centrale del campo visivo, con sintomi iniziali quali distorsione delle immagini, perdita di vivacità del colori, problemi nella lettura.
La normale degenerazione maculare senile ha natura secca, ma ne esiste un'altra tipologia, più grave e fortunatamente meno diffusa: è la maculopatia essudativa, patologia che colpisce la macula in modo "umido", creando nuovi vasi sanguigni sotto la superficie che vanno a danneggiare l'ecosistema oculare e, di conseguenza, la visione.
Altra patologia legata all'invecchiamento della retina sono i fori maculari: questo disturbo oculare colpisce la macula, provocando lacerazioni più o meno estese sulla sua superficie e rialzamento della membrana retinica, con conseguente perdita parziale del campo visivo. La sua incidenza cresce vertiginosamente dopo i 50 anni.
Il distacco della retina è una patologia gravissima che colpisce la retina ed è legata a diversi fattori, tra cui anche l'età: la retina danneggiata si divide dalla parte inferiore dell'occhio alzandosi, e questo porta con sé tutta una serie di problemi legati all'interruzione del flusso di nutrienti alle cellule di cui è composta, che quindi pian piano smettono di funzionare correttamente.
Essendo la retina la zona del bulbo predisposta al vero e proprio meccanismo che ci permette di vedere, la perdita delle sue funzionalità è gravissima: il distacco della retina si presenta nei primi sintomi con miodesopsie (macchie di colore scuro nel campo visivo) e lampi di luce, e poi peggiora sino alla cecità. Un distacco della retina trascurato, e quindi giunto al suo ultimo stadio, ha come unica soluzione la chirurgia.
L'invecchiamento della retina, con tutte le sua manifestazioni e i vari problemi legati all'usura e al tempo che passa, è un processo naturale e inarrestabile; tuttavia, come sempre, buone abitudini a livello alimentare e di salute possono rallentarlo, mantenendo l'occhio sano più a lungo.
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