Lo strabismo di Venere è un difetto oculistico dovuto a una divergenza, da molto lieve a lieve, della pupilla di uno dei due occhi, che dona a chi ne è colpito uno sguardo caratteristico. Tra i difetti della vista mediamente diffusi a detta di molti è il più affascinante, come attestano attrici, modelle e personaggi dello spettacolo e del fashion che ne sono affetti.
Come il nome stesso suggerisce, lo strabismo di Venere è un difetto visivo ben conosciuto sin dall'antichità: questo particolare disturbo di lieve asimmetria oculare prende infatti il suo nome nientemeno che dalla mitologia greca. Le antiche storie, infatti, raccontano di come Venere, dea della bellezza, avesse tuttavia alcuni difetti; tra questi, proprio un lieve strabismo che le conferiva uno sguardo caratteristico e irresistibile. Anche Botticelli, nella sua celebre opera "Nascita di Venere" celebra questo dettaglio: se osservate con attenzione lo sguardo della dea protagonista del dipinto, potrete osservare come le pupille siano leggermente disallineate.
E, a quanto pare, lo strabismo di Venere non ha perso il suo fascino con il passare del tempo: ancora oggi è infatti considerato un difetto che aggiunge fascino a chi ne è affetto, e sono innumerevoli le personalità dello spettacolo che lo sfoggiano con orgoglio.
Ma, per quanto affascinante, sempre di difetto visivo si tratta, e come tale ha cause e sintomi che a volte possono sfociare in fastidi per la vista; vediamoli insieme.
Lo strabismo è un disturbo oculare che provoca un difetto estetico e funzionale in chi ne è affetto, rendendo le pupille degli occhi non perfettamente allineate tra loro: può essere di diverse tipologie le quali in genere prendono il nome dalla posizione del disallineamento oculare (divergente quando verso l'esterno, convergente quando verso l'interno o verticale nel caso in cui la pupilla tenda verso l'alto o il basso).
Le cause che provocano a monte il problema di strabismo possono essere svariate, tra cui anche un'elevata miopia o danni cerebrali, ma più comunemente si tratta di una deviazione degli assi visivi dovuta a una disfunzione dei muscoli oculari estrinseci. In particolare, spesso può capitare che lo strabismo sia dovuto a un difetto della vista grave che colpisce un solo occhio, impedendogli di collaborare al meglio con il resto del sistema visivo, e quindi costringendolo a divergere: questo problema si chiama ambliopia.
Quando parliamo di strabismo di Venere, tuttavia, difficilmente ci riferiamo a problemi alla vista troppo gravi: spesso si tratta infatti di un semplice strabismo lieve con il quale il paziente può convivere senza troppi problemi.
Come appena visto, esistono diverse tipologie di strabismo, alcune anche piuttosto gravi; tuttavia, lo strabismo di Venere con è una di queste ultime. Le cause alla base dei problemi legati allo strabismo provengono da una ragione principale: l'occhio deviante invia al cervello un'immagine diversa rispetto a quella dell'occhio sano; il cervello, sotto stress per questa anomalia, tende a cancellare l'immagine dell'occhio deviante, che quindi - se il disturbo non viene corretto per tempo - viene usato sempre meno, sino a perdere acuità visiva o a diventare il classico "occhio pigro", con un processo alla lunga irreversibile. Quindi no, lo strabismo di Venere e lo strabismo in generale non portano alla cecità, ma per una corretta visione e per mantenere anche l'occhio deviante in buono stato è bene correggere il difetto il prima possibile.
Questo è tanto più importante quando si tratta di bambini affetti da strabismo: il disturbo in questione è piuttosto comune, con un'incidenza del 4%, e di facile correzione, in genere tramite occlusione dell'occhio sano e occhiali correttivi che costringano il bambino a utilizzare l'occhio divergente. Tuttavia, se il problema non viene corretto per tempo, il sistema oculare si abitua a non utilizzare l'occhio affetto da strabismo e a lungo andare il bambino ne perderà l'uso completo.
Lo strabismo di Venere è un difetto che aggiunge fascino e non provoca troppi problemi alla vista; tuttavia, se ne siete affetti non dimenticate che si tratta sempre di una patologia, e come tale va tenuta sotto controllo medico: rivolgetevi al vostro oculista per comprenderne la causa e conviverci nel migliore dei modi.