Quella del sonno rappresenta una fase rigenerativa fondamentale per tutto il nostro organismo. E anche per gli occhi. Nel corso della giornata, infatti, questi tendono a diventare aridi, a seccarsi e ad arrivare persino a bruciare, specialmente se esposti per tutto il giorno a schermi come quelli del computer o della TV.
Dormire, quindi, è il modo migliore per riposare gli occhi e recuperare le energie necessarie. Ma quante ore dormire per il benessere degli occhi, allora? Una risposta valida per tutti non esiste, ma l’ideale sarebbe almeno 7. Perché se il sonno venisse a mancare, o non fosse sufficiente nel lungo periodo... è proprio lì che potrebbero iniziare a comparire i sintomi collegati alla sua mancanza, che non vanno di certo sottovalutati.
Quando non si concede agli occhi il tempo necessario per riposare i muscoli finiscono per affaticarsi. Il risultato? La superficie oculare si inaridisce e si irrita, provocando un senso di malessere associato a rossore e bruciore, che può essere accompagnato anche da spasmi all’occhio, sensibilità alla luce e vista offuscata.
Se irritazione e secchezza persistono, anche dopo un periodo di sufficiente riposo, è possibile che la sintomatologia vada peggiorando di pari passo: senza lo stato protettivo lacrimale che si crea durante il sonno, infatti, gli occhi rischiano di essere più soggetti a infezioni, che possono a loro volta dare vita a problematiche più serie.
In primo luogo, sicuramente, la mancanza di sonno ha come conseguenza una temporanea limitazione della capacità visiva. Che va peggiorando, più a lungo si rimane svegli, fino a sfociare in veri e propri errori della vista o allucinazioni.
Non si tratta di capire solo quante ore dormire per il benessere degli occhi: in gioco entrano anche altri fattori, che contribuiscono a rendere una notte di riposo più o meno efficace.
Quali sono, quindi, le buone abitudini da avere per coccolare la propria vista durante il sonno?