Per chi soffre di allergie questo periodo potrebbe essere particolarmente critico: quali sono, allora, delle buone abitudini per arginare il problema? Leggi il nostro articolo, e poi previeni e cura le allergie autunnali in questo modo.
Le allergie in autunno si manifestano con sintomi tipici e piuttosto “generici” per tutte le reazioni allergiche, quali naso gocciolante, starnuti tosse e occhi che lacrimano. Pensavi che la problematica fosse limitata alla sola primavera? Purtroppo no, ma si può contrastarle con successo.
Tra settembre e i primi di novembre la natura si prepara alla quiete invernale: per questo motivo alcune piante approfittano della tranquillità dell’ambiente che le circonda per colonizzare più spazi possibili.
La prima fra tutte? L'’ambrosia, una pianta infestante estremamente comune, che è presente in moltissimi giardini e aiuole pubbliche o in spazi incolti, che prolifera e attecchisce facilmente grazie alla sua capacità di spargere pollini nel vento anche a una grande distanza.
Questa pianta è uno dei principali allergeni dell’inizio del periodo freddo, visto che ne esistono oltre 15 specie differenti ma tutte ugualmente produttrici di pollini.
Un altro comunissimo allergene, che prolifera di più in periodi autunnali, è costituito dalla spora di alcune muffe che con l’arrivo delle piogge e l’aumento dell’umidità si sviluppa più del solito, arrivando ad intaccare persino gli ambienti domestici.
Gli acari, infatti, muoiono già a 60° di temperatura, per cui lavare lenzuola e tende a caldo è un buon espediente momentaneo (insieme all’ausilio di un Vaporetto per sterilizzare materassi e cuscini) per tenere lontano questo problema. Tenendo presente che, però, gli acari si riproducono molto velocemente e l’operazione potrebbe non essere sufficiente.
Come fare? La soluzione migliore è pulire il più spesso possibile, evitando l’accumulo di oggetti tipicamente polverosi come libri e giornali, specie nelle stanze dove si dorme.
Lasciando perdere l’aspirapolvere, perché contribuisce a spargere nell’aria (specialmente quando non c’è un efficace filtro anti-acaro oppure quello che c’è è sporco e vecchio) ancora più particelle di allergeni.