Affidare il benessere dei propri occhi nelle mani giuste non è un'operazione così scontata. Per questo, quando ci si chiede come scegliere l'oculista e il centro di riferimento, sono tante le variabili da tenere in considerazione.
Ma iniziamo facendo chiarezza.
L’oculista è innanzitutto un medico, laureato in Medicina e Chirurgia, che si è specializzato nel trattamento medico e chirurgico delle malattie oculari. Per diventare oculista si studia per molti anni. Il ciclo, infatti, non si conclude con i sei anni di medicina e i quattro di specializzazione, ma spesso va avanti per permettere al medico oculista di approfondire aree specifiche dell’oculistica, come la chirurgia delle palpebre, del segmento anteriore, le malattie della retina o la chirurgia refrattiva.
Dopo aver concluso il suo ciclo di studi e aver maturato una buona esperienza l’oculista è preparato - e pronto - per riconoscere e trattare le malattie e i disturbi dell’apparato visivo, utilizzando farmaci e, quando serve, procedure invasive. L’oculista, inoltre, può prescrivere occhiali e lenti a contatto.
Come accennavamo all'inizio dell'articolo, scegliere l'oculista non è un'operazione semplice. Alla base della scelta, quindi, ci sono valutazioni che vanno fatte a livello personale, a seconda dei propri bisogni e della propria sensibilità. Il miglior oculista, quindi, è quello qualificato a trattare il vostro problema, nel quale riponete fiducia e che vi fa sentire sempre a vostro agio.
Un medico oculista di valore impiega a terapie provate, ma allo stesso tempo sa che non si possono promettere risultati "straordinari e sicuri". Delle terapie spiega tutti gli aspetti anche negativi, dando a queste il giusto peso, e investe tanto del proprio tempo nell'aggiornamento costante. Mettendosi dalla parte del paziente, e dimostrandosi pronto ad ascoltarlo, per venire incontro a tutti i suoi bisogni, alle sue necessità e alle sue richieste.
E tu su che criteri ti sei basato quando si è trattato di capire come scegliere l'oculista?