L'intervento di vitrectomia e i rischi che comporta

Tra le conseguenze più gravi dei problemi oculari o dell’operazione di correzione della cataratta vi è il distacco della retina, quel peggioramento della salute oculare che colpisce la più importante membrana interna del bulbo compromettendo irrimediabilmente la visione. Il rimedio ultimo per il distacco della retina è la vitrectomia, operazione consistente nella rimozione del vitreo e che presenta purtroppo non pochi rischi.

Vitrectomia e distacco della retina

Nel malaugurato caso in cui si arrivi all’estrema conseguenza del distacco della retina, non passerà molto tempo prima che i sintomi si presentino: all’inizio si tratterà di semplici miodesopsie e lampi di luce, in seguito i disturbi si faranno gradualmente sempre più gravi sino alla perdita di visione parziale, ombre scure nel campo visivo e impossibilità di lettura. Se portato alle estreme conseguenze e trascurato, il distacco retinico può risultare in ultima istanza nella perdita dell’occhio.

A seconda degli stadi ai quali il distacco della retina è arrivato, esistono diversi metodi per porvi rimedio: se la condizione è al suo stadio iniziale sarà sufficiente un intervento poco invasivo con il laser; se il distacco è a uno stadio mediamente avanzato, invece, sarà necessario sottoporsi all’operazione di cerchiaggio della retina. Alternativamente, e quando lo stato dell’occhio è grave, il rimedio finale è la vitrectomia.

Che cos’è la vitrectomia

La vitrectomia è un’operazione che viene effettuata solo in casi estremi di distacco retinico, poiché si tratta di un intervento altamente invasivo e che porta con sé rischi e postumi a volte notevoli. Nello specifico, questa operazione consiste nella rimozione del corpo vitreo, cioè la sostanza gelatinosa presente tra iride e retina, per rimpiazzarlo con un sostituto artificiale.

Intervento e durata

L’operazione di vitrectomia ha durata in genere di 1-2 ore e vede l’impiego di tre strumenti che vengono inseriti nell’occhio: una sonda che inietta l’acqua per mantenere la pressione oculare costante nonostante la rimozione del vitreo, una fibra ottica per illuminare l’operazione e il vitroctomo, lo strumento che effettua l’operazione vera e propria. In passato questo tipo di intervento portava a un post-operatorio lungo, difficile e molto doloroso. Oggi, con il miglioramento sia delle tecniche di chirurgia oculare che degli strumenti, esiste l’intervento di vitrectomia mininvasiva, che riducendo la dimensione degli strumenti utilizzati e le conseguenti incisioni rende la convalescenza decisamente più sopportabile per il paziente.

Vitrectomia: quali rischi?

L’operazione di asportazione del vitreo è un intervento che si cerca di evitare il più possibile perché invasivo, doloroso e non esente da pericoli e postumi. I rischi della vitrectomia sono molteplici e alcuni possono apparire diverso tempo dopo l’intervento; tra questi:

  • sanguinamento post-operatorio
  • distacco della retina
  • opacizzazione del cristallino
  • glaucoma
  • perdita della vista
  • perdita anatomica dell’occhio

Inoltre, trattandosi di intervento complesso, l’operazione può risultare in un recupero della vista solo parziale o addirittura nullo.

Vitrectomia e cataratta

Vitrectomia e cataratta sono connesse in modo bidirezionale: la cataratta è infatti uno dei possibili rischi nei quali si incorre nel post-operatorio dell’asportazione del vitreo, ma anche una delle patologie per la cura delle quali si opta per l’intervento stesso.

Un’operazione invasiva ma utile

Concludendo, nonostante i progressi della scienza medica in ambito di microchirurgia oculare, la vitrectomia è un intervento che si tenta di evitare il più possibile a causa della convalescenza dolorosa, dei rischi che comporta e dell’invasività. Le chiavi sono la prevenzione e il controllo periodico della salute dei propri occhi: una visita al medico di fiducia adesso potrebbe evitarvi un intervento di asportazione del vitreo.

Avete dubbi o domande riguardanti l’intervento di vitrectomia? Non esitate a contattarci o a lasciare un commento sotto questo articolo, sarà nostro piacere rispondervi.

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