La correzione di patologie della vista anche comuni come possono essere le ametropie, per esempio un’operazione per la correzione della miopia, non possono prescindere da una conoscenza approfondita dell’occhio e dei suoi numerosi componenti. Per questo sul nostro blog non parliamo solo di chirurgia refrattiva, ma cerchiamo di conoscere meglio anche la struttura interna del bulbo e dei suoi meccanismi. Su questa linea oggi parliamo della coroide.
Ricordate il nostro articolo sull’uveite e le sue cause? Vi rinfreschiamo la memoria: l’uveite è una delle patologie oculari connesse con le zone interne del bulbo e, come il nome suggerisce, colpisce l’uvea. Come ci insegna lo studio dell’anatomia dell’occhio umano, è proprio qui che si trova la coroide: conosciuta anche come tunica media dell’occhio, l’uvea è una membrana estremamente vascolarizzata posta tra cornea e sclera, composta da iride, corpo ciliare e, per l’appunto, la coroide, una membrana dalla forma cava e sferoidale che connette l’origine del nervo ottico con il bordo anteriore della retina, coprendo circa i due terzi posteriori del bulbo oculare.
In quanto parte essenziale dell’uvea, anche la coroide è molto vascolarizzata: è proprio a questo che deve il suo colore simile alla ruggine e la sua funzione di mezzo per apportare nutrimento alla retina e alle zone limitrofe, ossigeno in primis. Non solo: la coroide serve anche ad aiutare l’assorbimento della luce in modo che essa non si rifletta sulla retina e quindi non interferisca con la visione.
Sempre alla sua connessione con l’apporto di sangue deve una delle sue caratteristiche principali: la coroide ha spessore variabile perché connesso con la quantità di fluido ematico da essa trasportato e può andare dai 30-50 µm ai 200-300 µm.
A volte quando parliamo di una semplice membrana oculare è difficile immaginare che la stessa, già di per sé una minuscola parte del bulbo, abbia a sua volta altre parti che la compongono, eppure spesso è così. Questo è anche il caso della coroide, formata da quattro strati:
Nonostante le sue dimensioni ridotte, la coroide è preposta a funzioni importanti per tutto il sistema visivo; a questo si aggiunge la delicatezza di questa membrana, che può essere danneggiata con facilità a causa di traumi o patologie. Questi fattori la rendono una zona sensibile ai disturbi, che possono essere di vario tipo: di seguito elenchiamo le due malattie più comuni della coroide.
La coroidite è un disturbo dovuto a lesioni infiammatorie della membrana connesse con agenti infettivi e tossine e ha tra i suoi sintomi scotomi e abbassamento della visione. Trattandosi di patologia connessa con infiammazione nella maggior parte dei casi viene trattata farmacologicamente con farmaci corticosteroidei o antimicrobici.
Il melanoma della coroide è un’altra malattia purtroppo piuttosto diffusa che colpisce la coroide: il più comune tra i tumori oculari maligni che colpiscono la popolazione adulta, il melanoma della coroide è connesso con una crescita incontrollata dei melanociti e può colpire il bulbo sia all’interno, sia verso l’esterno. Viene diagnosticato tramite esame del fundus oculi, fluorangiografia o ecografia e il suo trattamento dipende dalle dimensioni, dalla zona colpita e dalla gravità.
Come abbiamo appena visto, non sempre le dimensioni di un componente del nostro corpo influiscono sulla gravità dei disturbi che lo colpiscono: anche una piccola membrana oculare come può essere la coroide se viene colpita da patologie gravi può portare a rischi per la salute, la vista e infine la vita del paziente.
Per qualsiasi dubbio riguardante la salute dei vostri occhi non esitate a contattarci: insieme possiamo prenderci cura dei vostri occhi!