Il tempo cura ogni male, dice il detto; tuttavia, porta con sé anche innumerevoli disagi dovuti all’invecchiamento del nostro corpo. Diversi attaccano l’occhio, che invecchia ed è soggetto a usura, iniziando a soffrire di diversi difetti visivi e disturbi legati al tempo; uno su tutti, tra le maggiori cause di cecità nel mondo occidentale in età avanzata, è la degenerazione maculare senile. Sua controparte ereditaria, che colpisce anche in età meno avanzate, è la degenerazione maculare giovanile.
La macula è la parte centrale della retina, quella più sensibile agli stimoli luminosi, e si presenta come una zona ovale più scura sulla superficie dell’occhio; essendovi contenuta la maggior parte dei coni, essa regola la vivacità e nitidezza dei colori. La macula ha inoltre il compito importantissimo di mettere a fuoco i dettagli di ciò che ci sta intorno e regalarci una visione chiara e distinta.
La macula di un individuo di giovane età è sana, reattiva e funzionale, ma col tempo l’usura e l’invecchiamento generale del fisico la danneggiano. È in questo caso che si parla di degenerazione maculare senile, o di maculopatia senile, indicata anche con le sigle DMLE o AMD, quest’ultima in inglese.
La sua forma più diffusa è la degenerazione maculare secca o atrofica, che copre ben il 90% delle maculopatie. In pratica, la macula presenta una grande quantità di cellule nervose fotosensibili; quando l’occhio invecchia, i tessuti iniziano a ricevere meno sangue ed elementi nutritivi, ed è così che le cellule si atrofizzano, iniziando ad abbassare la percezione di dettagli, colori e soprattutto la porzione centrale della vista.
La degenerazione maculare senile colpisce circa il 20% della popolazione mondiale, in maggioranza donne, ed è rara prima dei 55 anni, ma colpisce con frequenza dopo i 75 anni.
Abbiamo detto che la degenerazione maculare è in genere secca e vede l’atrofizzazione delle cellule della retina; ne esiste tuttavia anche una seconda tipologia, la maculopatia essudativa o umida, con incidenza molto più rara (solo il 10% della popolazione) ma effetti ancora più devastanti. In questo caso si formano dei neovasi sanguigni sotto la macula indebolita; essi iniziano a gonfiare e trasudare liquidi, e danneggiano così le cellule fotosensibili, nei casi peggiori rialzando l’intera retina.
Quando si parla di degenerazione maculare, non si può prescindere dal pensare a quella senile, dovuta al naturale invecchiamento del sistema oculare e dei suoi tessuti. Tuttavia, una domanda non rara è se la maculopatia possa colpire anche individui ancora giovani. Le risposta è sì: in alcuni casi, infatti, la degenerazione maculare non è dovuta al normale invecchiamento della retina, ma a fattori ereditari. Quindi si può parlare anche di degenerazione maculare giovanile: quando vi siano casi conosciuti di maculopatia ereditaria in famiglia è consigliato sottoporsi a controlli periodici, soprattutto superati i 40 anni.
È la prima causa di disabilità visiva in Giappone e tra le maggiori in tutto il mondo: si tratta della maculopatia miopica, una degenerazione maculare giovanile legata a una miopia molto forte. In questo caso, l'occhio è molto miope perché affetto da emorragie maculari o alterazioni delle membrane della retina. Questa tipologia di disturbo alla macula può colpire a ogni età e non ha decorso evolutivo veloce, quindi può essere tenuta sotto controllo grazie a visite specialistiche ed, eventualmente, interventi.
Che si tratti di maculopatia senile o di altro genere, i sintomi sono simili in ogni caso. Tenendo a mente ciò che abbiamo detto sulle funzioni della macula all'interno del nostro sistema oculare, e cioè principalmente di visione frontale, messa a fuoco dei dettagli e percezione della vivacità dei colori, ciò che prova un individuo affetto da maculopatia sarà proprio una distorsione di queste abilità.
I primi sintomi di maculopatia sono le cosiddette metamorfopsie: l'occhio affetto dal disturbo inizierà a vedere immagini distorte, soprattutto quando si tratta di linee dritte. Se un solo occhio è affetto da degenerazione maculare, tuttavia, per molto tempo i sintomi possono essere lievi e quindi il disturbo non percepito. Uno dei primi test effettuati sull'occhio per comprendere se sia affetto da maculopatia (ma anche da pucker maculare) è infatti quello della griglia di Amsler: se, coprendo un occhio, le linee verticali e orizzontali vengono visualizzate in modo distorto, è meglio rivolgersi subito a uno specialista.
Altri sintomi della degenerazione maculare sono una riduzione della visione frontale, a volte con macchia scura al centro (scotoma), e lo sfocamento dei dettagli. Per esempio, per un individuo affetto da maculopatia avanzata, sarà impossibile leggere, perché le lettere avranno perso ai suoi occhi ogni dettaglio e sarà dunque impossibile distinguerle.
Gli studi hanno dimostrato come la maculopatia sia fortemente influenzata dall'abuso di alcool e dal fumo; anche la vita sedentaria e una dieta povera di vitamine aumentano il rischio di essere affetti da degenerazione maculare nella terza età. Quindi, come per molti altri disturbi, la prevenzione inizia da abitudini di vita sane.
Per quel che riguarda la cura, bisogna sapere che, purtroppo, le cellule che compongono la macula non si rigenerano una volta danneggiate: è dunque davvero importante rivolgersi immediatamente a uno specialista appena si avvertano i primi sintomi, e sottoporsi a visite di controllo periodiche dopo i 55 anni.
La maculopatia secca è incurabile. Tuttavia, esistono metodi per rallentare il decorso del disturbo: ai pazienti vengono somministrati integratori alimentari a base di sostanze antiossidanti, in particolare luteina, ma anche zinco, vitamina C, vitamina E e betacarotene. Queste sostanze aiutano a combattere la formazione di radicali liberi, l'ischemia del tessuto retinico, e inoltre fanno sì che il disturbo da secco non diventi essudativo.
La maculopatia essudativa, diversamente da quella secca, è curabile. La terapia più diffusa è quella delle iniezioni intravitreali anti VEGF (effettuate anche da noi nel Centro - Ophta Nice) che impediscono la formazione di ulteriori nuovi vasi sanguigni che peggiorino il disturbo.
Come sarà chiaro adesso dopo la lettura di questo articolo, esistono diverse tipologie di degenerazione maculare senile e giovanile: se trascurate, portano tutte a un grave problema di ipovisione, ma se diagnosticate per tempo possono essere rallentate e, nel caso di maculopatie essudative, curate. Non sottovalutate mai i disturbi degli occhi: rivolgetevi a uno specialista per godere di una vista sana il più a lungo possibile.