Quando guardiamo negli occhi qualcuno, non lo sappiamo ma in realtà non ne stiamo guardando la pupilla, ma la cornea. La cornea è infatti lo strato avascolare che ricopre tutta la parte anteriore dell’occhio, ma essendo trasparente non viene percepita come altre zone e componenti. Scopriamone insieme composizione e funzioni.
La cornea è una piccola cupola trasparente composta da tessuto avascolare che ricopre la superficie anteriore dell’occhio, ponendosi come barriera tra mondo esterno e bulbo oculare; poiché non ha colore attraverso vi si possono vedere pupilla, l’iride e la sclera, la zona comunemente chiamata la parte bianca dell’occhio. Essendo una membrana dalla forma convessa, la cornea ha diversi spessori che possono essere misurati con la tecnica della pachimetria corneale: al centro dell’occhio è infatti più sottile e può raggiungere circa 520-540µm, mentre nelle parti periferiche arriva a uno spessore di circa 0,7-0,8 mm. Viene anche definita come “la lente più potente del sistema visivo” per via delle sue funzioni nel meccanismo della visione che andremo a vedere a breve.
La cornea è composta da cinque strati principali (anche se alcune teorie ne conterebbero alcuni in più), ovvero:
Nella sua condizione normale è trasparente e avascolare, ossia non contiene vasi sanguigni, ma è costellata di piccoli nervi mielinizzati del nervo oculare. Per questa sua caratteristica trae il suo nutrimento dagli strati inferiori, mantenendo la sua superficie idratata e funzionante grazie al film lacrimale.
La trasparenza è una delle caratteristiche della cornea più importanti, poiché è parte della sua funzione intrinseca all’interno del meccanismo della vista. La cornea permette infatti alla luce di entrare nell’occhio facendola prima passare dal cristallino e poi convergere sulla fovea, di fatto rendendo possibile la messa a fuoco degli oggetti che ci circondano: essa viene definita per questo un elemento fondamentale del sistema diottrico visivo. Questa lente vanta circa 43 diottrie, che si aggiungono a quelle del cristallino, che sono circa 20, ed è la prima che la luce incontra entrando nell’occhio.
Quando diciamo che la trasparenza è una caratteristica fondamentale per la cornea, non si tratta di un’affermazione figurata: senza di essa l’intero sistema visivo verrebbe danneggiato. Infatti, la cornea sana presenta una trasparenza perfetta, e in caso di insorgenza di problemi quali infezioni, abrasioni e altri disturbi il primo fattore a essere toccato è proprio questo. Una cornea non sana diventa opaca è questo provoca una perdita di nitidezza delle immagini e un calo della vista. Nei casi peggiori i disturbi alla cornea possono portare anche a cecità: sono quelli nei quali è necessario intervenire con un trapianto di cornea, un intervento molto invasivo che rimane spesso l’ultima spiaggia per la soluzione di malattie oculari gravi.
Le patologie della cornea possono essere suddivise in tre tipologie, ossia quelle dovute a traumi esterni, le malattie e le infezioni.
La prima categoria ha bisogno di poche spiegazioni: essendo la cornea uno strato esterno dell’occhio, come per esempio la congiuntiva, può facilmente venire in contatto con particelle di polvere e sostanze irritanti che possono finire per danneggiarla. Il problema più grave in questo caso si chiama leucoma corneale, ed è un’abrasione che provoca opacità della superficie corneale. A seconda della sua posizione sull’occhio il leucoma può provocare problemi alla visione.
Le malattie e le infezioni connesse con la cornea sono invece di diverso tipo e possono spaziare su varie tipologie; le più comuni sono:
Se le patologie corneali spesso non possono essere evitate perché hanno origine ereditaria o sistemica, è possibile tuttavia porre attenzione alla salute dei nostri occhi per prevenirle o almeno curarle per tempi: assicurarsi di utilizzare sempre occhiali protettivi quando si è in ambienti potenzialmente pericolosi per gli occhi e prenotare una visita oculistica appena insorge un problema è fondamentale per la salute della cornea e di tutto il sistema visivo.